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RIMOZIONE E SOSTITUZIONE DI COPERTURE IN AMIANTO

Oggi si stima la presenza di circa 1.200.000.000 metri quadri solo di coperture in eternit. L’amianto, è stato riconosciuto come “cancerogeno di classe 1″ e bandito in Italia con la Legge 257/1992.

L’amianto o asbesto è un materiale costituito da un gruppo di fibre minerali presenti in determinate rocce. E’ chiamato spesso eternit dal nome dalla principale industria che trattava questo materiale e che produceva cemento amianto per lastre. La pericolosità consiste nella capacità che i materiali composti da amianto hanno di rilasciare fibre potenzialmente inalabili e anche nella estrema suddivisione cui tali fibre possono giungere.

La particolarità dell’amianto sta nel possedere una struttura fibrosa particolarmente resistente. Considerato il costo contenuto rispetto ad altri materiali, l’eternit ha avuto un’ascesa rapida ed incontrastata.

La presenza di materiali contenenti amianto in un edificio non comporta di per sé un pericolo certo per la salute degli occupanti. Difatti se il materiale è in buone condizioni e non è stato manomesso, è improbabile che esista un pericolo apprezzabile di rilascio di fibre di amianto.

Solo se il materiale è danneggiato si verifica un rilascio di fibre che costituisce un rischio potenziale.

In tali casi la rimozione è sicuramente l’operazione più idonea e consiste nell’asportazione e trasporto in discarica dell’elemento realizzato in amianto, con rifacimento della copertura con materiali sicuri.

Per le aziende le cui sedi presentino tale tipo di necessità, c’è la possibilità di accedere al finanziamento promosso dall’INAIL (Bando ISI INAIL). Tale finanziamento mette a disposizione un incentivo a fondo perduto che finanzia l’attività di rimozione e bonifica, cosi come il rifacimento del manto di copertura, comprese le lattonerie; il finanziamento copre il 65% del costo dell’intervento sino ad un massimo di € 130.000,00 per azienda.

L’ammissione al bando prevede che la domanda sia inviata telematicamente, utilizzando un codice identificativo attribuito dallo “sportello informatico INAIL”, in un determinato giorno stabilito dalla stessa INAIL (click day).  I primi ad inviare la domanda saranno ammessi al bando su base regionale. Questo significa che la velocità di inserimento dei dati è la chiave di ingresso al contributo.